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LETTERA APERTA ALLE DITTEOPEN LETTER TO COMPANIESCREDITILISTA DELLE MARCHEL I N KULTIMISSIME

STORIA DELLA PENNA A SFERA                              V A R I EH O M E

 

La storia della penna a sfera ebbe un inizio certo se ci riferiamo ai brevetti documentati. La nascita dell'idea è invece opinabile e di difficile datazione. La necessità di distribuire regolarmente vernice o inchiostro per lunghi tratti disponendo di un capace serbatoio si era da tempo presentata nell'industria e risolta con rulli. In linea di massima l'alimentazione del colorante sul rullo veniva calibrata variando la distanza di una lamina appunto dal rullo trascinatore.

Io ho letto anche di scrivani e incisori orientali che, molto prima della rivoluzione industriale occidentale, utilizzavano rudimentali "penne" per i lavori più grossolani o di preparazione. Se qualcuno ha conoscenze più precise in proposito, come per tutta la Storia della Penna a Sfera in generale, è il benvenuto, mi scriva a: pennemaraniGIRELLAgmailPUNTOcom.  Pare che cinesi ed arabi abbiano inventato qualsiasi cosa.....

DATE

1888_  L'americano John Loud brevetta molte penne a  sfera senza mai produrne.

1891_  Edward Lambert deposita un analogo brevetto.

1905_  Iniziano a scadere i diritti di John Loud.

1919_  Ladislao Biro comincia a pensare alla penna a sfera.

1935_  Frank Klimes e Paul Eisner commercializzano la prima penna a sfera: la ROLPEN .

1935_  Biro brevetta la sua penna in Ungheria.

1939_  Biro tenta di produrre la penna in Francia, ma desiste per via della guerra.

1943_  Biro, finanziato da Henry Martin, inizia a produrre in Argentina la STRATOPEN .

1943_  La STRATOPEN è sostituita dalla migliorata BIROME .

1945_  Milton Reynolds vende in USA le sue penne nei magazzini Gimbels.

1946_  Anche la BIROME viene venduta in USA, nei magazzini Macy's.

1946_  Si moltiplicano in USA i produttori di penne a sfera.

1947_  in poi : Si diffonde la BIROME in Europa. In Italia debutta a Firenze.

1948_  Marcel Bich compra i diritti del brevetto di Biro e lo perfeziona in Francia.

1949_  Patrick Frawley vende in USA la sua penna a sfera retrattile, la PAPERMATE .

1950_  Marcel Bich vende le sue prime BIC in Europa.

1954_  La Parker lancia la sua JOTTER , refilabile, retrattile e a 4 colori.

1958_  La BIC inizia a produrre in USA.

Dunque John Loud, un conciatore di pelli statunitense, brevetta nel 1888 una penna senza pennino, che cioè trasferisce l'inchiostro alla pelle, quel che interessava a lui, per mezzo di una sfera girevole. Ne brevetta parecchie altre per molti anni, ma non ne produce alcuna.

Quindi per arrivare alla prima penna a sfera che scrive su carta bisogna attendere il 1935. Due cecoslovacchi, Frank Klimes e Paul Eisner commercializzano una penna in cui l'inchiostro è forzato verso la sfera da un pistoncino, chiamandola ROLPEN .

Il più conosciuto László József Bíró, ( in seguito senza accenti, come ci è familiare e sinonomo di penna a sfera ), produce la sua prima  STRATOPEN nel 1943, in Argentina. Biro, ungherese, fuggì in questo paese con il fratello Gyorgy, come lui chimico, attraverso la Francia dove tentò già nel 1939 di produrre le sue penne. Biro presentava un'eclettica intelligenza: giornalista, ipnotista, pittore e scultore. Appassionato automobilista vinse una gara pilotando una Bugatti e inventò un cambio automatico.

Biro scelse di rifugiarsi in Argentina anche perchè anni prima conobbe in Jugoslavia il presidente argentino Augusto Justo. Vedendolo usare una penna senza pennino e che non richiedeva continue ricariche, un prototipo che Biro usava quotidianamente, il Presidente lo invitò a produrre la sua penna in Argentina. Ma non avendo comunque capitali, fu finanziato dall'inglese Henry Martin con cui fondò la società Eterpen.

Bisogna considerare che la STRATOPEN funzionava con l'inchiostro a caduta e la penna doveva stare  verticale e l'inchiostro non doveva essere nè troppo denso nè troppo fluido. Sicchè a parte i primi entusiasmi per la novità, fu commercialmente un fallimento. Biro e il fratello lavorarono molto quindi sull'inchiostro, che faticava ad aderire e permanere sulla carta....ma non si toglieva più dai vestiti. Sempre nel 1943 fu lanciata sul mercato argentino la BIROME , migliorata da Biro introducendo la capillarità al posto della caduta a gravità e rendendola a scatto. Ma bisogna attendere ancora una decina d'anni prima che si riescano ad ottenere degli inchiostri decenti.

Intanto l'invenzione di Biro varca i confini argentini, anche per via della guerra. Le aviazioni inglese e americana cercano una penna pratica da usare, che non spanda come le stilografiche in alta quota e offrono grosse commesse. Una ditta inglese acquista dall'Eterpen i diritti per l'Inghilterra e l'americana Eberhard Faber nel 1944 per gli USA.  Ora l'interesse si sposta tutto nel mercato americano, ma per vari accordi con la ditta Eversharp, costruzione delle linee di produzione e perfezionamenti tecnici se ne va un anno, permettendo l'entrata in scena di Milton Reynolds. Non potendo costruire la  BIROME , ormai della concorrenza, si avvale del vecchio brevetto di Loud scaduto nel 1905. Prima del Natale del 1945 mette in vendita le sue penne appoggiandosi ai grandi magazzini Gimbels. E' tecnicamente un passo indietro essendo penne a caduta per gravità, ma è un grande affare per il costruttore. Nel 1946 si vende in USA anche la BIROME che per la sua migliore qualità presto s'impone sul mercato. Va precisato che la penna a sfera non era allora venduta a prezzi popolari e i costruttori ci guadagnavano moltissimo. La penna di Reynolds costava 12,50$ e la BIROME quasi 20.

Naturalmente la competitività americana fece sorgere altri produttori di penne, con una battaglia commerciale fatta anche di grandi ribassi di prezzo. Ma nel frattempo un altro signore si reca a far visita ai fratelli Biro, Marcel Bich e anche lui compra il brevetto della penna a sfera. Ritorna nel suo laboratorio in Francia e lavora per un paio d'anni a migliorare il prodotto, a renderlo veramente affidabile e producibile in grande scala a prezzo minimo. Puntando al grande mercato statunitense in particolare e a quello globale in generale, toglie la "acca" finale dal suo cognome, rendendolo più gradito agli anglofoni e universalmente semplice e caratterizzante. Tanto da vendere dal 1950 ad oggi 100 miliardi di penne in tutto il mondo. Bich (1914 - 1994) naque a Torino in Corso Re Umberto e divenne cittadino francese nel 1932.

Quanto scritto sinora è un riassunto personalizzato di diverse fonti a volte contrastanti. Unisco quindi vari link che trattano la

Penna a Sfera in modo storico, ma anche curioso, polemico, politico.

http://www.itcgmontefiascone.it/pennasfera/linvenzione.htm

http://complottilunari.blogspot.ch/2013/01/la-biro-milionaria-degli-astronauti.html

http://digilander.libero.it/rivistaletteraria/eco33-34.htm

 

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